Il mio viaggio alle Maldive rappresenta la coda del mio più ampio viaggio in India che racconto qui. Con esso ho voluto creare una sorta di camera di decompressione post-India. Un passaggio non proprio naturale dall’interiorità all’estetica, dalla fatica al relax, dall’umanità all’individualità.
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Dall’inferno al paradiso: Maldive
Credo che un viaggio profondo, faticoso e frenetico come quello in India necessiti (tempo e budget permettendo) di un momento di rifiato prima che la quotidianità ricominci. Per questo motivo quando mi sono chiesto cosa abbinare all’India ho subito pensato ad un viaggio alle Maldive.
Arrivare alla Maldive dopo così tanta India lascia a dir poco storditi. Anche se conosci a priori quanto siano distanti quei due mondi, viverli in prima persona a così breve distanza di tempo fa davvero girare la testa.
Ho provato uno strano senso di colpa nel sedermi in quelle spiagge e nel navigare quei mari. Nella mia testa si ripresentavano continuamente decine di immagini della faticosissima vita indiana.
Dove andare alle Maldive
Sia io che la mia famiglia quando pianifichiamo i nostri viaggi non amiamo tornare negli stessi luoghi. Per questo motivo quando mi sono chiesto anch’io dove andare alle Maldive ho pensato ad un atollo da “una volta nella vita”.

La mia scelta è ricaduta sull’isola di Thudufushi. Si tratta di una piccolissima isola nell’atollo di Ari Sud che conserva ancora un minimo di barriera corallina.
Per quanto riguarda la sistemazione ho deciso di dormire in una beach villa all’interno dell’isola anziché nelle lussuose (e costosissime!) water-villas, che peraltro ho avuto modo di provare l’ultimo giorno su gentile concessione della direzione.
Ho scelto la prima perché sono dell’idea che dormire in mezzo alla vegetazione tropicale in un isola di appena 200 metri sia già di per se un’esperienza da non perdere. Se anche voi non vi stancate mai di rivedere Cast-Away e siete amanti delle cose semplici e naturali come me vi consiglio questa scelta.
Quando andare alle Maldive
Se dovete partire per un viaggio di nozze starete cercando di capire qual’è il periodo migliore per andare alle Maldive. Generalmente viene indicato tra gennaio e aprile. Io sono andato a fine aprile ed il tempo è stato ottimo. La temperatura durante l’anno è costante tra i 25° ed i 30°, che aggiungere?
Evitate giusto i monsoni, che arrivano normalmente tra maggio ed agosto, con una seconda ondata tra fine settembre e dicembre. Con queste piccole ma semplici regole è possibile partire per le Maldive senza troppa paura.
Esperienza nell’esperienza, l’arrivo
Arrivare per la prima volta in un atollo maldiviano rappresenta uno dei momenti più suggestivi. La vista delle tante isole che si sorvolano una dopo l’altra fino all’atterraggio sull’acqua cristallina non vi lasceranno indifferenti.
Il maldiviani sono un popolo estremamente pacifico ed abituato all’accoglienza. Approdando al molo sarete avvolti dai loro sorrisi e dalla loro capacità di essere ospitali e discreti al contempo. Non mancheranno di offrirvi del latte di cocco nelle iconiche noci verdi all’arrivo e durante il vostro soggiorno.
Cosa fare alle Maldive
Oltre a non far niente quasi tutto il giorno, lasciandovi cullare dal semplice passare delle ore, a Thudufushi è possibile acquistare diversi pacchetti presso il Diving Center. Noi abbiamo optato per due escursioni, un safari nell’atollo di Ari con tour presso una delle più belle barriere coralline e un tour in barca alla ricerca degli enormi squali balena. Le escursioni non sono per nulla economiche, qualsiasi sia il pacchetto che scegliere non vi costerà meno di 200 dollari.
Nel corso delle nostre escursioni fortuna e sfortuna si sono un pochino compensate. Nonostante l’investimento, infatti, con enorme delusione di mio figlio (e anche mia!) non siamo riusciti a vedere lo squalo balena. In compenso abbiamo incontrato prima un gruppo di delfini, che ci siamo limitati ad osservare e fotografare, ma soprattutto abbiamo incontrato un gruppo di mante con le quali abbiamo nuotato per circa 1 minuto sfiorandole più volte, un’esperienza meravigliosa che è difficile raccontare. Va vissuta in prima persona per essere assaporata.
Durante le altre giornate del vostro viaggio alle Maldive non dovrete far altro che stendervi sulla spiaggia bianca, la cui sabbia magicamente non si attacca alla pelle, fare snorkeling qua e là lungo il reef e gustarvi la sera un tramonto così incantevole che ogni volta vi sembrerà più bello del giorno prima.
Non fatevi mancare un bagno al tramonto o dopo cena, l’acqua alle Maldive è magica e non è mai troppo fredda, per cui godetevela tutto il tempo che volete. Se poi come me avrete appresso i vostri figli, provate l’ebbrezza di rotolarvi con loro sul più bel bagnasciuga forse del mondo, di cercare gli squaletti o le tartarughe del reef o di giocare con i paguri giganti all’imbrunire.
La vita alle Maldive
Quando si arriva alle Maldive consiglio di eliminare subito due cose: orologio e scarpe. Si perché le giornate vengono scandite dalla semplice posizione del sole, mentre per quanto riguarda le seconde, gli unici elementi che i vostri piedi toccheranno saranno sabbia, legno e acqua.
Durante tutta la giornata potrete decidere quando bere, quando mangiare o quando prendere un cocktail sulla spiaggia. Se siete amanti del pesce, oltre a poterne ammirare delle più svariate specie ne potrete anche gustare un’infinità, cucinati sempre sul momento.
Sempre in tema di cucina vi consiglio di farvi organizzare un corso di cucina maldiviana. Oltre ad esserci divertiti moltissimo abbiamo potuto conoscere meglio la cultura del luogo e delle ricette decisamente interessanti. Favoloso il Geri Riha, uno dei piatti tipici delle Maldive a base di manzo e curry, cucinato con latte di cocco e le immancabili spezie. Poi tanti risotti, con i più svariati tipi di carne e di pesce. Da segnalare anche il Bodibaiy, un dolce come dire… dolcissimo, a base di riso e zucchero servito in maniera pittoresca assieme ad altri assaggi e frutta fresca.
Cosa abbinare alle Maldive?
La maggior parte delle statistiche in ambito turistico indicano le Maldive come la meta preferita dai viaggiatori di tutto il mondo. Anche se le ritengo un vero paradiso non la penso esattamente così e per questo suggerisco sempre di abbinare alle Maldive una seconda (o come me, decisamente prima!) meta.
Se vi state chiedendo quindi quali sono le destinazioni da abbinare alle Maldive la scelta è davvero ampia. Si passa da Abu Dhabi e Dubai alla Thailandia, dal Sud Africa allo stupendo Oman, fino ad arrivare alla mia amata India o lo Sri Lanka.
Il mio consiglio è orientato più su India e Oman, sia per la forte valenza storica che hanno ma soprattutto per le emozioni che sapranno regalarvi al livello personale ed interiore, India in primis. Non potrete neanche voi rimanere inermi di fronte al fragoroso sbalzo emotivo che proverete passando da luoghi così lontani e faticosi come l’India o l’Oman a quello rilassante e paradisiaco delle Maldive.
Amo i contrasti, le diversità e le contrapposizioni. Con questi abbinamenti vivrete emozioni che lasceranno un segno indelebile dentro di voi e non vi pentirete di nessuna scelta.
Le Maldive più inquinate di Milano?
Il mio primo risveglio alle Maldive arriva alla buonora. Mi affaccio poco fuori della mia casetta e noto sul bagnasciuga un ragazzo con in mano un retino ed un sacchetto nero. Mi chiedo cosa stia facendo e capisco subito che non è un pescatore. Sgrano gli occhi e mi rendo conto che sta raccogliendo sacchetti, lattine ed altri oggetti lungo tutta la battigia.
Poco dopo, rivolgendomi al personale dell’hotel chiedo chiarimenti ad una ragazza italiana del Diving Center. Mi spiega che tutte le isole maldiviane necessitano di una cura continua a causa dell’inquinamento globale e che se non venissero raccolti i rifiuti ogni singolo giorno, in breve tempo la spiaggia diventerebbe piena di plastica e non solo.
In realtà la piaga peggiore è quella delle microplastiche, che pare alle Maldive siano presenti in quantità elevatissime. Pensate che secondo uno studio di un gruppo di ricercatori australiani effettuato su una delle isole più popolate delle Maldive, le concentrazioni di microplastiche pare siano tra le più elevate al mondo!
Per quanto io come molti di voi sia consapevole di come tutti assieme stiamo riducendo il nostro ambiente, vederne dal vivo le conseguenze fa decisamente molto più effetto ed induce inevitabilmente a riflettere su cosa siamo stati capaci di fare nei decenni passati.
Conclusioni nostalgiche
Prima che partissi per le Maldive molti amici e conoscenti mi avevano avvisato del fatto che al terzo o quarto giorno avrei iniziato a stancarmi un po’ della presunta monotonia delle Maldive. Che avrei iniziato a soffrire le ridotte dimensioni dell’isola, in una sorta di claustrofobia dovuta alla limitatezza del territorio.
Il viaggio alle Maldive sarà pure l’emblema delle vacanze pacchiane ma in quella settimana ho recuperato qualsiasi tipo di stanchezza e stress. Col senno di poi devo dirvi che sarei rimasto su quell’atollo almeno per un altro mesetto, mesetto e mezzo!