Dopo il mio primo viaggio in India, che per chi fosse interessato racconto qui, ho pensato di raccogliere qualche consiglio utile per il vostro viaggio in India sulla base sia della mia esperienza che di quella di chi è più esperto di me. Spero entrambe possano aiutarvi.
Indice
India, qual’è il periodo migliore per visitarla?
Se anche voi avete deciso di organizzare il vostro primo viaggio in India e la domanda a cui state cercando di dare una risposta è quando andare in India, ho raccolto qualche indicazione utile. Diciamo subito che è un paese così vasto che non esiste un periodo ideale dell’anno per partire, l’unica stagione da evitare è quella dei monsoni che va da fine maggio ad inizio ottobre.
Se la vostra destinazione, come la mia, è l’India del Nord, vi suggerisco di partire tra gennaio e marzo. Le temperature meteo oscillano tra i 15°C ed i 30°C e sono ideali per girare tra templi, città e campagne.
Questo periodo coincide però con l’alta stagione per cui per risparmiare qualche soldino potreste pensare di andare in India verso settembre oppure tra novembre e dicembre, quando i prezzi sono mediamente più contenuti.
La domanda che mi sento fare spesso è se il clima in India ad agosto sia praticabile per partire, come avrete capito il rischio dei monsoni è altissimo per cui direi lapidariamente… anche NO!
Prima volta in India? Scegliete il nord
Se avete deciso di organizzare un tour in India per la prima volta, il mio consiglio, anche dopo lunghe chiacchierate con guide indiane che l’hanno girata in lungo ed in largo per decenni, è di partire dal nord.
L’India del nord è sicuramente la principale meta turistica per i neofiti di questa nazione, anche se parlare di turismo alla occidentale rischi di confondere le idee. Ogni volta infatti che vi fermerete in un locale, in un mercato o vi metterete in viaggio, di turisti specialmente occidentali ne incontrerete ben pochi e quello che vedrete vi sorprenderà ogni volta.

L’itinerario che vi consiglio di affrontare per il vostro primo viaggio in India comprende quattro regioni. Haryana, dove si trova Delhi ma non solo, Rajasthan, Madhya Pradesh e Uttar Pradesh. Non è un caso che se vi mettete a cercare online un pacchetto per un viaggio di nozze in India o per una luna di miele, troverete sempre e ossessivamente le stesse zone geografiche. Rajasthan su tutte.
Vi aggiungo qui la cartina dell’India del nord con l’itinerario che ho scelto e le tappe principali. Alcune delle tappe che troverete, come ad esempio quella alla Kumbh Mela non erano previste (ne parlo ampiamente qui) ma se trovate l’agenzia e la guida giusta e se ci sono le condizioni, l’India costringe spesso già di suo a cambiare rotta.
Viaggio organizzato o turista fai da te?
Questa è sicuramente una delle scelte principali da fare. Premetto che sono un fanatico delle vacanze fai da te e che non ho mai utilizzato agenzie negli ultimi 25 anni. Beh, con l’India ho fatto un’eccezione.
La mia scelta è stata dettata principalmente dalla mancanza di tempo. Organizzare un viaggio in India è decisamente più complesso rispetto a sud America, Australia o Giappone. Per questo motivo se come me si ha la propria famiglia al seguito, con un bimbo di 7 anni e non si ha tempo per studiare quartieri, trasferimenti, alloggi, ecc. è più che opportuno affidarsi ad un solido tour operator.

Su questo punto però vi voglio sottolineare l’importanza di scegliere un tour operator altamente specializzato. In questi viaggi è di fondamentale importanza conoscere il tipo di approccio che quell’operatore ha, mi spiego meglio. Visitare ad esempio un mercato alle 12:00 del mattino quando è affollato o alle 15:00 quando è semi deserto non vi renderà la stessa emozione. Per questo motivo chiedete sempre come si svolgerà ogni tappa, controllate i siti web e fate i vostri confronti con altri tour prima di aderire a qualsiasi proposta. Domandate, domandate e domandate.
India: abitanti, religione e qualche curiosità
Organizzare un tour in India è diverso da qualsiasi altro paese, per questo motivo ho pensato potesse esservi utile qualche informazione di base, a mo’ di coltellino svizzero:
- Moneta indiana: si chiama Rupia, al cambio 1 rupia vale circa 0,010€. Preparatevi ad utilizzare tantissime banconote ed a stupirvi dei prezzi di ogni cosa che vi circonda.
Consiglio: in India sono molto importanti le mance. Per i servizi come ad esempio il facchinaggio variano dalle 10 alle 30 rupie ma tenetene sempre qualcuna per qualsiasi bisogno. - Fuso orario dell’India: +3,30h rispetto all’Italia.
Nota: l’India non utilizza l’ora legale per cui in base al periodo che sceglierete avrete1h in più o in meno di fuso. - Popolazione: 1,353 miliardi (dubito che qualcuno lo sappia con esattezza, governo incluso) ma vi basti sapere che è la seconda nazione più popolosa dopo la Cina. Si, sono tanti e ve ne accorgerete subito.

- Lingue parlate: sono principalmente due: indoariana (parlata dal 74% della popolazione) che comprende ben 209 varietà linguistiche (!) e dravidica (usata dal restante 26%) che ne contiene a sua volta altre 85 per lo più diffuse nel sud.
- Religione: le due più diffuse sono l’induismo (circa l’80%) e quella musulmana (quasi il 15%). La complessità, la ricchezza e la vastità della religione induista è uno degli argomenti che mi ha più affascinato.
Consiglio: fate tante domande sull’argomento alla vostra guida, ne uscirete arricchiti e stupefatti ;). - Governo: Repubblica parlamentare federale.
Per chi volesse dedicare più settimane al proprio viaggio in India per addentrarsi anche nel centro-sud, vi lascio una bella mappa geografica da stampare, pronta per tutti gli scarabocchi del caso.
I documenti necessari per andare in India
Prima di passare al capitolo vaccinazioni, vi faccio giusto un accenno ai due documenti principali necessari per poter partire:

- Passaporto con almeno 6 mesi di validità da quando effettuerete la domanda e con almeno 2 pagine vuote.
- Visto elettronico per l’India (e-Visa o ETA), che è quello un po’ più ostico da richiedere e per il quale si deve già essere in possesso, oltre che del passaporto anche dei biglietti aerei e delle conferme alberghiere, comprese tutte le tappe di dove si intende andare.
Il visto vi costerà circa 80-90 euro a persona, vi lascio un link completo su quanto costa il visto ed un altro più ampio su tutto ciò che c’è da sapere sul visto qualora vogliate provvedere da soli.
Con una piccola spesa è possibile anche effettuare facilmente il proprio visto turistico online su siti come iVisa.com. Con un percorso veloce ed intuitivo si può ottenere il proprio visto per l’India o altri paesi in pochi giorni, grazie anche ad un team di assistenza 24 ore su 24, 7 giorni 7.
Ci sono vaccinazioni obbligatorie o consigliate per l’India?
Diciamo subito che non ci sono vaccini obbligatori da effettuare prima di recarsi in India. Avendo al seguito un bambino di 7 anni la prima precauzione che ho preso è stata quella di rivolgermi al mio pediatra di fiducia. Dopo un’attenta visita a mio figlio, quando ho chiesto lui dei vaccini per l’India, si è rivolto a me con un sorriso ironico dicendomi “ci sono bambini in India?”, io ho risposto di sì ovviamente, lui “ecco, appunto”. Come a dire, non ci sono motivi particolari per i quali un bambino di 7 anni vada vaccinato.
Al di là però di come la si pensi su questo tema, ci sono alcuni pericoli che sono da tenere a mente e per i quali si potrebbe al contrario decidere di vaccinarsi o di effettuare le dovute profilassi. Di seguito trovate la lista delle principali malattie da tenere in considerazione prima di intraprendere il proprio viaggio in India. Molti dei vaccini previsti li avrete senza dubbio effettuati:
- Epatite A
- Epatite B
- Colera
- Dengue
- Difterite
- Encefalite giapponese
- Malaria (prima di decidere per la profilassi consultate la mappa)
- Polio
- Rabbia
- Rosolia
- Tetano
- Tifo
- Tubercolosi
Ovviamente la scelta dipende anche dalla durata del viaggio, dalle zone di destinazione (l’India è molto grande!) e dal proprio stato di salute.
Le probabilità che possiate avere la diarrea altri disturbi gastrointestinali è sicuramente più probabile rispetto alle possibilità di contrarre le patologie elencate sopra. Per questo motivo qualche medicinale è bene portarlo con sé come dei farmaci antiemetici e antidiarroici appunto. Aggiungete un antipiretico per eventuale febbre passeggera, qualche crema solare ad alta protezione e dei cerotti o garze per eventuali escoriazioni o piccole cadute. Stop.

Per quanto riguarda infine le precauzioni da conoscere in tema di Covid-19, dato che la situazione è in continua evoluzione nonostante le normative siano pian piano sempre meno stringenti, mi limito a segnalarvi la sezione del sito dedicata all’India di Viaggiare Sicuri, dove troverete aggiornamenti sulla situazione del Coronavirus nella penisola indiana e sulle precauzioni da seguire prima di partire.
Cosa abbinare all’India?
Esistono diversi itinerari possibili una volta visitata l’India del nord. È possibile andare facilmente in Nepal, oppure spingersi ancora più a nord verso il meraviglioso Tibet. Se però volete rilassarvi come ho fatto io dopo tanta fatica fisica e mentale esiste un’alternativa forse più banale ma intrigante, Maldive!
Numerosissime statistiche in ambito turistico indicano le Maldive come la meta preferita dai viaggiatori di tutto il mondo. Non posso esimermi dal consigliarvela, in primis perché ci sono stato e lo racconto qui, in secondo luogo perché difficilmente nella vostra vita potrete attraversare un contrasto così forte come quello di passare dall’India alle Maldive.


Una volta scesi dal vostro idrovolante non potrete rimanere inermi di fronte a quella visione. Se da un lato le Maldive vi accarezzeranno, dall’altro il ricordo delle emozioni indiane vi schiaffeggeranno di ricordi e di emozioni. Personalmente ho provato uno strano senso di colpa a starmene lì in mezzo a tanto ben di Dio, anche questo sarà un ricordo di viaggio.
Amo i contrasti, le diversità e le contrapposizioni. Con questi abbinamenti vivrete emozioni che lasceranno un segno indelebile dentro di voi e non ve ne pentirete.